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Tuesday, January 31, 2006

Ningyokuyo (consolazione dell'anima delle bambole)


Dopo il post di ieri, la mia carissima Ciko mi ha aggiornato su alcune notizie inerenti alle misteriose bambole...
In Giappone esiste un rito tradizionale molto suggestivo e particolare che consiste nel bruciare cataste di bambole e che si svolge in alcuni templi .
Si tratta di una sorta di rito funebre per le vecchie bambole, per evitare che esse divengano "pericolose".
A questi aspetti è legata una leggenda piuttosto terrificante:
in Giappone si dice spesso che parte dell'anima rimane nelle bambole e qualche volta vi si aggiunge uno spirito infernale...
Si dice che le vecchie bambole in questo stato siano soggette alla crescita dei capelli e che spesso piangano lacrime di sangue.... (*_*)
Si tratta di una leggenda tradizionale di grandissimo fascino estetico (anche se horror) e di grandissimo interesse religioso e antropologico, ricca di potenti simbolismi, e antiche paure.

Monday, January 30, 2006

NINGYOU


Oggi volevo iniziare una serie di post su un argomento della cultura giapponese che mi ha sempre affascinato : le bambole !
Tra le altre cose non sono riuscito ad avere troppe informazioni dalla mia consulente in materia (la mia amica giapponese) perchè credo abbia un po' timore delle bambole....
Quindi mi sono incuriosito ancora di più !

E' necessario chiarire da subito che la bambola in Giappone non è solamente un giocattolo, anzi le sue “funzioni” principali sono ben diverse.
La parola che indica la “bambola” in giapponese è formata da due ideogrammi che significano “Persona” e “Forma” (Ningyou), quindi sarebbe più corretto tradurre con “simulacro (di persona)” che con il termine “bambola”.


Ed in effetti la bambola giapponese possiede ancora significati simbolici profondi: le bambole suggellano l’amicizia, accolgono in se ed esorcizzano le forza maligne, proteggono, aiutano i giovani a trovare la via per la maturità…ed ovviamente sono anche compagne di giochi.
A questa varietà di “funzioni” corrisponde una grande varietà di forme: dalle bambole estremamente stilizzate a quelle più realistiche, da quelli in legno, carta a quelle in avorio, da quelle abbigliate con vestiti in seta a quelle solamente dipinte….


In Giappone esistono alcune ricorrenze che hanno per protagoniste appunto le bambole e che hanno ancora oggi un larghissimo seguito:

.momo-no-sekku ("festa delle pesche") (3 marzo): il Giorno delle Bambine, in cui le bimbe preparano una esposizione di bambole particolari (chiamate Hina) raffiguranti la famiglia imperiale con tutto il suo seguito, esposte su un particolare supporto. Una raffigurazione dell'armonia familiare (l'ideale tradizionale di cui la donna è custode) .

.tango-no-sekku o Kodomo no hi(5 maggio): il Giorno dei Bambini. I maschi espongono invece bambole raffiguranti guerrieri ed eroi (le virtù maschili tradizionali insomma).

Alla cerimonia del 3 marzo, in alcune aree, sono ancora associate pratiche religiose e scaramantiche più antiche, consistenti nell'affidare delle bambole all'acqua dei fiumi (hina-okuri "accompagnare la bambola" o Hina-nagashi "far galleggiare la bambola") per esorcizzare la malasorte (le bambole erano effigi della persona e ne portavano via con se i mali) .

Friday, January 27, 2006

BOUNEN-KAI


Purtroppo ho scritto questo articolo in ritardo rispetto alle tempistiche corrette in cui si festeggia il BOUNEN-KAI in Giappone (tra la fine di novembre e la prima metà di dicembre, prima di Natale), ma vediamo comunque di cosa si tratta ...

Il BOUNEN-KAI (BOU - dimenticare,NEN - anno,KAI - festa) è sostanzialmente una festa di fine anno organizzata tra colleghi,amici,membri di un club sportivo, in famiglia o tra fidanzati..

Da quello che mi hanno raccontato il BOUNEN-KAI è una delle ragioni per bere a dismisura,
il "kanji" (la persona che organizza la festa, non l'ideogramma in questo caso eheheh) si occuperà di trovare un Izakaya (ristorante giapponese alla mano) ! Il luogo non deve necessariamente essere bellissimo anche perchè una volta iniziato a bere tutto sembrerà più bello e divertente, si parlerà delle cose divertenti successe durante l'anno e si dimenticheranno le brutte !

Se non sbaglio comunque è possibile organizzare un BOUNEN-KAI anche al di fuori del periodo di fine anno se c'è qualche evento speciale da festeggiare !

Io credo che sia l'unico modo che hanno a disposizione molti giapponesi, magari chiusi e riservati di natura per "farsi coraggio" (aiutati dall' alcool), ad assomigliare ai più casinisti "fratelli" italiani eheheheh ! Certo che è un'arma a doppio taglio, se dovessi ubriacarmi ad una festa con il mio capo...rischierei di dire la verità su quello che penso di lui e lui potrebbe non essere cosi' ubriaco da dimenticare tutto una volta sobrio (^O^) AHAHAHAHAH

Thursday, January 26, 2006

SNOW APOLLO


Eheheh oggi mi sembrava il minimo dedicare un post a questi mitici dolcini che mi ha spedito da poco la mia cara amica giapponese (grazie Ciko, se mi leggi !!!!)...


Come al solito quando ricevo qualcosa dal paese del SolLevante, prima soddisfo la vista....questa scatola aveva particolarmente attirato la mia curiosità, sia perchè si apre con un sportellino anteriore simile a quello che troviamo al bar per le bustine di zucchero, e sia il nome "SNOW APOLLO" è un mix combinato di tecnologia (credo che la forma del docino richiami la navicella spaziale APOLLO13) e fantasia (la neve sulle fragole !) ...

Aprendo la confezione e immaginando si tuffarmi subito nel gusto, trovo un'ulteriore sorpresa : sono confezionati uno ad uno ! (la raffinatezza dei dolcini giapponesi è incredibile !!!)

Poi ovviamente segue una attenta analisi del gusto...la parte esterna è composta da cioccolato bianco e al latte..e qua devo dire che si tratta di vero e proprio cioccolato uguale a quello italiano (forse un tantino più dolce...) quando si scioglie il cioccolato esterno..ecco arriva la vera bomba ! Si perchè anche se il dolcino è grande più o meno come un nostro cioccolatino sprigiona un sapore intenso di fragoline di bosco che è inaspettato !

E ora....posso virtualmente offrirvene uno ?

Wednesday, January 25, 2006

Fiabe e Leggende - KINTARO (il bambino d'oro)


Si narra che durante il periodo Heian ai piedi del monte Ashigara vivesse il piccolo Kintaro con sua madre. Quest’ultimo passava spesso il suo tempo a giocare con gli animali della foresta e ad abbattere grossi alberi con la sua inseparabile ascia (ehhh i bambini giapponesi !!!).
La vita trascorreva tranquilla quando un giorno decise di sfidare ad un incontro di sumo l’animale più forte della foresta ovvero l’orso che però lo sconfisse facilmente sbeffeggiandolo pure. Kintaro allora prese (come è solito nella cultura giapponese) ad allenarsi intensamente per migliorare le sue prestazioni fino a quando ad un successivo tentativo riuscì a sconfiggere il grosso animale che divenne così la sua cavalcatura.
Questa stupenda impresa personale era solo il prologo delle capacità del ragazzino. Il tempo passa in fretta e compiuti i 20 anni ci fu un incontro che segnò il suo destino, ovvero quello con il grande samurai Minamoto Yorimitsu che rimase stupito nel vedere un ragazzo cavalcare un orso, così lo invitò a diventare un suo servitore e accettando l’incarico, Kintaro cambio il proprio nome in Kintoki Sakada. Il cognome lo prese dalla famiglia di samurai a cui apparteneva suo padre e tenutogli nascosto dalla madre (che era una strega di montagna) fino a quel momento.

Kintaro entrò nella leggenda però per aver sconfitto niente meno che un orco Oni che infestava il monte Oe, il mitico Shuten Doji. Nonostante fosse accompagnato da Yorimitsu stesso con altri suoi uomini fu Kintaro a uccidere il terribile mostro. Una volta portata a termine questa pericolosa missione Kintaro rientrò al suo villaggio per non fare più ritorno alla corte di Minamoto.

In Giappone non esiste il monte "Ashigara", ma c’è un area montagnosa ai piedi del monte Kintoki nella Prefettura di Kanagawa che si chiama comunque “Ashigara” . Esiste un luogo chiamato "Yuhi no Taki" ( letteralmente "le cascate del sole del meriggio" ) dove si narra che Kintaro avesse fatto il bagno per la prima volta ed è lì che gli yamabuse (asceti) del luogo bagnano i bimbi pregando per la loro salute. La fine della cerimonia vede ogni bambino con addosso il famoso vestitino rosso con scritto sopra l'ideogramma "kin".

Tuesday, January 24, 2006

Anime - ACE O NERAE!


Jenny la tennista.
sport, 26 episodi 1974

Hiromi Oka, studentessa di liceo, pratica con costanza e con grande forza di volontà i corsi di tennis per arrivare a partecipare ai tornei più prestigiosi, emulando le gesta della campionessa Reika.


Spinta dall'allenatore a sacrificare la sua vita privata in cambio dell'affermazione in campo sportivo, la ragazza trascura il suo amore per Todo anche lui abile tennista.

Il manga originale da cui prende spunto la serie TV diretta da Osamu Dezaki, è disegnato dalla capace Sumika Yamamoto.

La trama che può sembrare apparentemente quella di un banale anime centrato sul tema dello sport in realtà credo racchiuda uno dei pensieri più tipicamente giapponesi: la protagonista inizialmente insicura di se e poco dotata rispetto ad altre giocatrici (l'affascinante Madame Butterfly ad esempio) grazie alla massima "Ogni colpo deve essere il migliore, e va giocato con totale dedizione fisica e mentale" si trasformerà da adolescente insicura a persona adulta e matura, grazie alla costanza con la quale affronta le difficoltà e le prove dolorose che la segneranno profondamente.

In pratica difficilmente troveremo un anime giapponese su modello dei supereroi americani nati già con superpoteri, qua i protagonisti inizialmente poco dotati diventano dei numeri uno solo grazie ad un duro e intenso lavoro ! Questo è un concetto che mi piace veramente molto perchè la speranza di migliorare non viene preclusa a nessuno (^-^).

Monday, January 23, 2006

libri "La spada che da la vita" di Yagyu Munemori


Il volume presenta un fondamentale testo di scherma, scritto da Yagyu Munenori nel 1632.
La filosofia o psicologia è basata in massima parte sulla "Testimonianza segreta della saggezza immutabile" scritto per Munenori dal suo amico e mentore Takuan.
Munenori sottolinea come Takuan l'importanza di mantenere la mente libera dagli attaccamenti o, per usare le sue parole, dalle "malattie" acutizzate da un'eccessiva attenzione alla tecnica o all'idea di vincere.
Una ferrea autodisciplina e la comprensione profonda dei principi dello Zen sono le chiavi per diventare un uomo "completo", un maestro della Via.

Personalmente ho trovato il libro abbastanza complesso ma interessante, la parte finale dell'opera è corredata da una serie di illustrazioni dell'epoca molto originali, in cui sono rappresentate guardie base, metodi per far fronte a differenti tipi di attacchi, e addirittura uno spadaccino che affronta un TENGU !
E' comunque un libro "settoriale" che consiglio agli appassionati di spada giapponese che amano leggere saggi, non perchè chi non sia appassionato di spada non possa capire ma solo perchè lo troverebbe veramente noioso !

Friday, January 20, 2006

BAMBOLA DARUMA


Le "bambole" daruma sono dei pupazzetti molto carini fatti di carta, di forma rotondeggiante, e rappresentano nientemeno che il Bodhidharma, cioè colui che introdusse il Buddhismo Zen in Cina e Giappone dall' India.

Vi sono numerose leggende su questo personaggio, da quella in cui resosi conto di aver ceduto al sonno durante la meditazione si fosse strappato le palpebre e gettandole a terra sarebbe nata la mitica pianta del tè che da secoli aiuta con la teina a restare svegli i monaci nelle lunghe ore di meditazione; a quella in cui avesse perso braccia e gambe dopo aver trascorso 9 anni in meditazione in una caverna.

Le bambole daruma per la forma e per la distribuzione dei pesi tendono a non cadere mai anche se spinte, cioè tornano sempre in piedi, per questa caratteristica sono diventate il simbolo dell'ottimismo, della buona fortuna e della forte determinazione.

Inoltre sono vendute senza occhi questo perchè chi le acquista può esprimere un desiderio disegnando l'occhio sinistro e nel caso il desiderio si avverasse farà anche il disegno dell'occhio destro !

Io alcuni anni fa disegnai un occhio al mio Daruma, poi purtroppo il mio desiderio non si avverò...e il Daruma restò li con un occhio solo....dopo molto tempo decisi di disegnare anche l'altro occhio perchè mi resi conto che comunque non avverandosi ciò che avevo desiderato in precedenza avevo avuto una grande fortuna !

Thursday, January 19, 2006

Film - Zatoichi the Blind Swordsman, Vol. 1 - The Tale of Zatoichi (1962)



Starring: Shintarô Katsu, Masayo Banri

Director: Kenji Misumi

Si tratta del volume uno della vecchia serie datata primi anni 60' del leggendario personaggio di Zatoichi ripreso nel 2003 dal grande Takeshi Kitano che ha reso popolare anche in Italia un personaggio che in Giappone è mito e tradizione da molti anni.

Zatoichi è un massaggiatore cieco abilissimo con la spada shirasaya: facilmente camuffabile come un bastone si tratta di una spada senza tsuba che viene utilizzata sfoderando in un modo inconsueto (e per questo confonde gli avversari) .

Zatoichi è una sorta di antieroe beffardo e gentile che vorrebbe esercitare la sua professione di massaggiatore senza problemi ma viene sempre coinvolto in faide tra bande yakuza, o sfidato da spadaccini per la sua fama o semplicemente attaccato da briganti per essere derubato !

In qualunque caso, si tratti di difendere una bella donna (con le quali per la sua sensibilità riscuote notevole successo !) o farsi giustizia, Zatoichi mostra una freddezza e una sicurezza proprie di chi non ha nulla da perdere e ha il buio come compagno di viaggio...

Wednesday, January 18, 2006

Anime - SHINZO NINGEN CASHERN


Kyashan, ragazzo androide
1973,fantascienza
35 episodi

La famosa serie è diretta da Hiroshi Sasagawa. Per poter distruggere i malvagi robot che hanno preso il comando della Terra, lo scienziato che li aveva inventati trasforma il figlio in un potente guerriero androide, Cashern, dotato di forza incredibile.

Accanto a lui combattono Luna, figlia di un illustre professore e innamorata del protagonista e Flanders, fedele cane robot capace di trasformarsi in potenti veicoli utili al cyborg per sconfiggere il nemico.

Tatsuo Yoshida e Yoshitaka Amano realizzano il character design.

Kyashan è senza dubbio uno dei miei anime preferiti che seguivo con maggior attenzione e che ha avuto numerosissimi fan anche in Italia oltre che nella terra d'origine. Tuttavia all'epoca in cui seguivo la serie TV mi era sembrato un anime differente da tutti gli altri forse perchè più "duro", senza personaggi "buffi" per smorzare la crudezza dei combattimenti o forse perchè a differenza di altri anime spesso viene mostrata la morte senza mezzi termini ! Quindi lo guardavo si con attenzione ma alle volte con un occhio chiuso ! hehhehe

Bellissimi a mio parere i disegni !

Tuesday, January 17, 2006

KANREKI


Ieri la mamma della mia amica giapponese ha festeggiato il suo 60°esimo compleanno, cioè il KANREKI.

Quando qualcuno della famiglia compie sessant’anni, i giapponesi celebrano il kanreki. È un momento di rinascita, in cui il festeggiato torna di nuovo bambino e comincia una seconda infanzia. Tra i regali che si fanno per l’occasione, un kimono rosso indica che in un certo senso chi lo riceve è libero dalle responsabilità dell’età adulta.
IL KANREKI è termine con cui si indica il completamento di un ciclo zodiacale completo, costituito, a sua volta, dalla combinazione dei cinque elementi con i dodici segni, da qui l'importanza di celebrare questa data con una grande festa.

Ancora una volta il popolo giapponese mi stupisce per la sensibilità, in occidente spesso le persone anziane non amano festeggiare il loro compleanno dato che per ogni anno che passa gli acciacchi aumentano e quindi cosa ci sarebbe da festeggiare ? Cosi' trovo sia bellissima l'idea della rinascita e comunque di aver raggiunto un traguardo positivo !

Monday, January 16, 2006

OTEDAMA



Leggendo uno dei miei manga preferiti "Lupo solitario e il suo cucciolo", ho trovato una storia nella quale si citava l' o-tedama, cosi' facendo alcune ricerche ho scoperto che si tratta di un gioco antico e tradizionale con il quale in passato molte ragazze giocavano.

Il gioco consiste in piccoli sacchettini di stoffa con all'interno fagioli azuchi, quindi poco costoso e probabilmente questo ha contribuito alla sua diffusione anche in tempi difficili come la fine della Seconda Guerra Mondiale quando gli altri giochi erano introvabili e comunque la vita in Giappone doveva essere molto dura.

I sacchettini di fagioli chiamati "OJAMI" erano spesso formati da pezze di stoffa di vestiti dismessi.

Il gioco era utilizzato in prevalenza da ragazze dai 5 ai 17 anni.

Esistono differenti livelli di gioco dal più semplice nel quale con una mano si lancia un sacchettino e mentre è in aria con l'altra si muove il secondo ojami. Livelli successivi di difficolta si raggiungono aggiungendo 2, 3, o 4 sacchettini da lanciare in aria muovendo ogni ojami nel momento giusto quando gli altri sono in aria. Altre difficoltà si aggiungono tenendo i sacchettini tra le dita o sul dorso della mano.

Direi che si tratta di un gioco per giocolieri ! La difficoltà e il crescente interesse per i video-game sembra che purtroppo abbia diminuito di molto la popolarità di questo gioco ...

Friday, January 13, 2006

Anime - DORAEMON


Umoristico 27 episodi
1973

Nobita è un ragazzino svogliato e negligente che non ha nessun interesse se non giocare e dormire. Dal giorno in cui il gatto-robot del futuro Doraemon gli appare sulla scrivania con la sua macchina del tempo, la vita di Nobita cambia radicalmente: utilizzando ogni giorno un diverso gadget della inesauribile tasca del gatto, Nobita impara che è più conveniente contare sulle proprie forze che aspettare aiuti da altri.

Creato da Fujiko Fujiio, Doraemon è uno dei personaggi per bambini più famosi e amati in Giappone (ma anche in Italia credo ! ).



Di seguito la versione COSPLAY in pelo e ossa (e molta computer grafica) di DORAEMON .


Thursday, January 12, 2006

Libri - "Il guanciale d'erba" di Natsume Soseki



"Guanciale d'erba" narra di un giovane artista, pittore e poeta, che si avventura per un ameno sentiero di montagna di un piccolo villaggio giapponese.
Lungo il cammino, in un'atmosfera incantata, incontra viandanti solitari, contadini, paesani, nobili a cavallo e ogni specie d'umanità, finché, sorpreso dalla pioggia, si rifugia in una piccola casa da tè tra i monti. Qui, dalla dolce voce della vecchia tenutaria, apprende la storia della fanciulla di Nakoi, che ebbe la sfortuna di essere desiderata da due uomini e andare in sposa a quello che lei non amava. Il giorno in cui partì, il suo cavallo si arrestò sotto il ciliegio davanti alla casa da tè, e dei fiori caddero qua e là, come macchie sul suo candido vestito…Come un viandante qualsiasi, col suo guanciale d'erba (insieme, il cuscino di chi va per il mondo e una grande metafora del viaggio di ogni uomo alla ricerca di se stesso), l'artista raccoglie questa e altre meravigliose storie lungo il suo peregrinare, semplicemente per ubbidire al suo modesto e sublime compito: "rasserenare il mondo e arricchire il cuore degli uomini".

Natsume Sōseki (1867-1916) viene unanimemente considerato come il più grande scrittore del Giappone moderno, maestro riconosciuto di Tanizaki, Kawabata e Mishima. Tra le sue opere oltre a "guanciale d'erba" ricordiamo: Io sono un gatto, Il viandante, Erba lungo la via .


Ho iniziato solo da qualche giorno questo libro e devo dire che sono rimasto già rapito dalla poesia e dal modo di scrivere dell'autore ora vediamo come prosegue, ma già mi sento di consigliarvelo (^-^) !!!

Wednesday, January 11, 2006

film - DERSU UZALA



Regia:Akira Kurosawa
Genere:Avventura
Tipologia:Natura e ambiente
Soggetto:Vladimir Arseniev
Sceneggiatura:Akira Kurosawa, Yurik Naguibine
Fotografia:Fedor Dobronravov, Youri Gantmann, Asakazu Nakai
Musiche:Isac Schwartz
Montaggio:Akira Kurosawa, Viera Stefanova
Scenografia:Youri Rakcha
Interpreti: Maksim Munzuk, Juri Solomin, Schmeikl Chokomorov, Svetlana Danielchenko
Produzione:Mosfilm E Kurosawa Film Studio 42 (Tokio)
Origine:Giappone, Urss
Anno:1975
Durata:128'

Ho deciso di scrivere qualcosa su questo film per fare felice un'amica che è veramente appassionata di "Dersu Uzala" (vero Aleeeeee), io personalmente preferisco altri film di Kurosawa (quelli con i samurai eheheh) anche se riconosco che "Dersu Uzala" è un film veramente unico nel suo genere e originale e mi sento comunque di consigliarlo a tutti gli appassionati del cinema del grande regista Kurosawa.

La trama è pressapoco la seguente:

All'inizio del secolo, il capitano Arseniev conduce una piccola spedizione di ricognizioni geografiche ai confini della Cina, nella vasta e inesplorata zona del fiume Ussuri. Una sera, mentre gli uomini riposano accanto al fuoco, si presenta un cacciatore anziano della tribù dei Gold. È un tipo bizzarro, ma saggio, esperto della regione e privo della famiglia, toltagli da una epidemia di peste. Invitato a fungere da guida, Dersu accetta e si dimostra molto utile: insegna a tutti i segreti della natura e salva la vita ad Arseniev una notte in cui vengono colti da una tempesta di vento mentre sono soli e sperduti in una palude. A sua volta il capitano salva Dersu dalle rapide di un torrente. Separatisi con dispiacere, i due amici si ritrovano nel corso di una seconda spedizione. Ma l'anziano cacciatore sta divenendo cieco. Arseniev lo conduce in città, e lo ospita in una casa alla quale il Gold non è abituato. Quando Dersu sente la nostalgia della tajga, Arseniev gli regala un fucile modernissimo che ingolosirà un ignoto brigante e costerà la vita al vecchio.

Ancora una volta Kurosawa sottolinea come le armi da fuoco abbiamo segnato il declino di un'epoca e sono sempre abbinate a fatti spiacevoli, mai legate all'onore !

Critica dal dizionario dei film Zanichelli:

Da due libri di viaggio di Vladimir K. Arseniev: nel 1902 in una zona selvaggia lungo il fiume Ussuri ai confini con la Manciuria, Dersu Uzala, solitario cacciatore mongolo senza età né fissa dimora, incontra la piccola spedizione cartografica del capitano russo Arseniev con cui si lega di profonda amicizia e al quale salva la vita. Nel 1907 secondo incontro in cui è il russo che salva la vita al vecchio cacciatore. Primo premio al Festival di Mosca e Oscar 1976 per il miglior film straniero, è un'opera che ricorda Flaherty e Dovgenko per l'intensa, lirica, panteistica rappresentazione del rapporto tra uomo e natura. Dersu Uzala impersonato con eccezionale mimetismo da un attore non professionista mongolo che nella vita fa il musicologo vive in armoniosa e religiosa simbiosi con la natura, parla col fuoco e gli animali, ma ha poco da spartire con il mito del "buon selvaggio".

Tuesday, January 10, 2006

ANIME - KEROKKO DEMETAN


La banda dei ranocchi
Animali, 1973.

Demetan è un giovane ranocchio che si innamora di Ranatan. la figlia del re dello stagno, e ciò gli causa un sacco di problemi, poichè egli è un figlio di un misero artigiano.
L'aiuto decisivo che Demetan darà per liberare lo stagno da un gigantesco e tirannico pescegatto farà si che la barriera delle condizioni sociali venga infranta, a favore di tutto il piccolo popolo acquatico.
La supervisione dei disegni è realizzata in collaborazione da Masayoshi Hayashi e Hiroshi Kawabata, mentre la regia viene affidata a Hiroshi Sasagawa su soggetto di Junzo Toriumi e sceneggiatura di Akiyoshi Sakai.

Ho seguito spesso le avventure di questo simpatico ranocchietto e assieme all' Ape Magà e Ape Maia ecc.ecc.. era uno spaccato fantasioso ma in qualche modo realistico della vita nei boschi e negli stagni.

Monday, January 09, 2006

Fiabe e Leggende - SANNEN NETARO


SANNEN NETARO(il ragazzo che dormi' per 3 anni)

Tanti, tanti anni fa viveva una coppia di coniugi anziani e il loro figlio.
Arrivò il giorno in cui il ragazzo fu pronto a uscire per lavorare nei campi di grano, tuttavia non si dimostrò un grande lavoratore, anzi dormiva dalla mattina alla sera.

Le persone iniziaroso cosi' a chiamarlo NETARO, il ragazzo addormentato.
L'anziana madre era molto preoccupata "svegliati" gli diceva "vai nei campi a lavorare altrimenti nessuna ragazza vorrà sposarti", ma per tutta risposta Netaro disse solo "mmm"...continuando a dormire indisturbato.

Il padre era molto arrabbiato con Netaro "questo non è il momento di dormire, non c'è stata la stagione delle piogge e i campi sono secchi, va a cercare acqua per i campi altrimenti non avremo più riso da mangiare".
Ancora una volta netaro disse solo "mmm"...continuando a dormire indisturbato.


Un giorno Netaro si svegliò, saltò fuori dal letto e disse "me ne vado sulle montagne, tornerò presto".

Alcuni giorni dopo tornò dalle montagne con una grande aquila e la mise in una gabbia avvertendo di non lasciarla fuggire per nessun motivo, poi aggiunse "ora andrò in città tornerò presto".

Tornò a sera inoltrata con una lanterna acquistata in città, ad alcune domande rivolte dai sui increduli genitori Netaro ancora rispose "mmm" e torno' a dormire...

Nella casa accanto a Netaro viveva una famiglia con sterminati campi di riso e una scorta di cibo per 2 o 3 anni almeno.

Una notte mentre tutti stavano dormendo Netaro si svegliò e usci' e si recò nel campo dei vicini con la sua aquila e la sua lanterna, quindi si arrampicò con attenzione su un grosso pino quando giunse in cima chiamò il ricco vicino "Hey! Uscite !"

Il ricco possidente si svegliò con le urla di Nataro: "Sono un TENGU, vivo nelle montagne".

L'uomo terrorizzato all'idea di avere a che fare con questa creatura pericolosa corse fuori e giurò che avrebbe obbedito a qualunque desiderio del tengu.

"Desidero solo che tu dia in sposa la tua unica figlia Netaro, il figlio dei tuoi poveri vicini"

"Cooooosa, come puoi chiedermi questo !?"

"Non chiedere oltre, solo obbedisci e dai in sposa tua figlia domani mattina."

Il ricco possidente terriero si mise a piangere disperato: "come posso dare mia figlia in sposa...", il finto tengu rispose "certo certo capisco la tua disperazione ma se non obbedirai la tua famiglia diverrà povera proprio come i tuoi vicini"

Cosi' l'uomo sempre più disperato acconsenti' !

Netaro fece quindi volare via l'aquila con la lanterna attaccata ad un tallone tanto che l'uomo ebbe l'impressione di vedere proprio il tengu volare via !

Dopo il matrimonio Netaro divenen un altro uomo, non perdeva più tempo e lavorava sodo ogni giorno, per prima cosa iniziò a scavare un canale dal fiume vicino per portare acqua all' intero villaggio, e addirittura fu aiutato da sua moglie che sebbene non avesse mai lavorato prima d'ora accolse con gioia il progetto di Netaro.

Finalmente alcuni anni dopo l'acqua giunse al villaggio e gli abitanti non si preoccuparono più di trovare acqua per i campi.

Il ricco possidente ammirato per il lavoro di Netaro gli affido' tutti i campi e raccontò agli abitanti del villaggio che Netaro era la reincarnazione di un Tengu !

Ho trovato molto buffa questa storia...per la serie "non sto dormendo sto pensando ! AHAHAH"

Thursday, January 05, 2006

BUONE FESTE 2 !







...AUGURO BUONA BEFANA A TUTTI, e RICORDANDO CHE "L'EPIFANIA TUTTE LE FESTE PORTA VIA" (sta' vecchiaccia !!!!) CERCHIAMO DI DIVERTIRCI AL MASSIMO !!!!

Tuesday, January 03, 2006

BO


Il BO è un bastone di legno di lunghezza variabile che veniva utilizzato dal popolo giapponese per scopi sia cerimoniali che bellici.

A prima vista si può erroneamente pensare che un bastone sia un'arma inefficace davanti ad una affilatissima katana ma in mani capaci può invece rivelarsi molto pericoloso questo per il fatto che il legno utilizzato è un legno estremamente duro denominato kashi (un genere di quercia sempreverde) che fa dell'asta o del bastone impiegati nel combattimento strumenti quasi indistruttibili.

Generalmente il BO era l'arma prediletta dai monaci guerrieri che avendo fatto il voto di non uccidere potevano comunque difendersi dagli attacchi di eventuali nemici.

Come per tutte le armi lunghe la difficoltà nell' usare il BO sta nella "gestione" delle distanze differenti rispetto alla lunghezza "standard" della spada e nel fatto che è necessario essere flessibili nell' utilizzare sia il lato destro che il sinistro del corpo in modo speculare e che entrambe le mani lavorano contemporaneamente.

Lo pratica con il BO e il JO (bastone più corto rispetto al BO) è inserita in numerose arti marziali tra cui tutte le scuole classiche di bojutsu e kobudo e l' aikido.