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Friday, December 10, 2010

KATA


Il kata o forma codificata è uno dei metodi di apprendimento più tradizionali nelle arti orientali giapponesi o cinesi, attraverso la ripetizione del gesto acquisiamo elasticità fisica, ci riappropriamo della sensazione del nostro corpo nello spazio, studiamo le distanze e come fine ultimo svuotiamo la mente liberandoci da inutili pesi.

Difficile inizialmente da accettare per noi occidentali, noioso magari all'inizio, per i praticanti più esperti il kata è un modo per tendere alla perfezione, all' essenzialità e alla 'pulizia' del gesto, man mano che si procede nella pratica il kata diventa una sorta di contenitore dentro cui mettere tutte le nostre esperienze, e pur rifacendo lo stesso gesto migliaia di volte noteremo che qualcosa è cambiato, noi siamo cambiati.

Di contro esiste un rovescio della medaglia nella pratica a kata: per funzionare ci vuole molta onestà, soprattutto nella pratica a kata in coppia per progredire è necessario essere obiettivi e non pensare che tanto è sempre il compagno che sbaglia e che noi siamo i migliori inoltre ad un certo punto della pratica bisogna a mio avviso sperimentare il movimento il libertà o quanto meno studiare le applicazioni per vedere se il corpo ha appreso e fatto proprio i movimenti del kata.

Ho avuto questa opportunità nel kung fu dove oltre alla pratica a kata esiste il combattimento libero o le applicazioni, sono state illuminanti le parole del mio Sifu: 'troppa forma, ora voglio il caos'...

Questa frase mi gira in testa da un po', caos e forma, non sono forse yin e yang , gli opposti che si alternano ?

1 comment:

Marco said...

"caos e forma, non sono forse yin e yang , gli opposti che si alternano ?"
hmm...

Secondo me non è così semplice.
E' un Koan.
Ritengo che 'forma' sia un illusione della mente o meglio del ragionamento.
Troppo lungo spiegarlo qui, oltre al fatto che non si può spiegare senza ricadere nello stesso errore.