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Wednesday, February 23, 2011

SHIKO DACHI - 四股立



Praticando arti marziali tradizionali quali il sumo, il karate o anche il kenjutsu possiamo incontrare alcune guardie base che mantengono questa postura chiamata anche posizione a cavallo perchè potrebbe ricordare un cavaliere in sella.

Come mostrato dall' immagine shiko-dachi si ottiene abbassando il baricentro del corpo che resterà esattemente al centro della figura per aumentare la stabilità e la potenza e portando i piedi con la punta verso l'esterno a 45° per garantire spostamenti rapidi in tutte le direzioni.

Apparentemente scomoda questa postura può essere allenata con il tempo per arrivare a trovarla naturale e rinforzare i muscoli delle gambe.

Monday, February 21, 2011

CIAMBELLINE GIAPPONESI



Guardate che meraviglia...è la vetrina di un negozio a Osaka di ciambelle preparate secondo il metodo giapponese (mi pare di riconoscerne qualcuna al tè verde fra quelle visualizzate nel sito...).

Voi che ne dite non vi fanno venire l'acquolina in bocca? BAVVV

ps. la 'colpevole' di questa tentazione è la mia amica Ciko che mi manda queste foto !!!



Wednesday, February 16, 2011

FA JIN(G) 發勁



Oggi un post un po' 'pretenzioso' forse, parlare di fajin non è cosa semplice soprattutto se ancora non lo si è acquisito a pieno, ma almeno qualche info che proviene da scritti trovati qua e la, conditi un po' di esperienza personale marziale ve la voglio passare chissà che non sia utile in qualche modo, ma andiamo con ordine.

Fajin (dal cinese 發勁 che significa Emettere l'energia o lanciare l'energia), è un termine delle arti marziali cinesi a volte reso come forza esplosiva. È una parola cinese che si compone di due ideogrammi:

* 发 (Fa) che il dizionario traduce con inviare, spedire, mandare, lanciare, sparare o manifestarsi all'improvviso;
* 劲 (Jin o Jing) con forza, vigore, energia,forte, robusto, vigoroso.



Visivamente l'effetto che possiamo vedere in alcune dimostrazione è che quando l'avversario viene colpito utilizzando questo tipo di forza interna viene praticamente spostato nello spazio in modo più o meno spettacolare (c'è da dire anche che in giro vi sono parecchi ciarlatani che in accordo con gli allievi si prodigano in dimostrazioni pilotate, quindi occhio a non credere a tutto quello che vedete, provate al massimo chiedete di poter 'sentire' questa forza).

Ma come è possibile tutto questo? Esiste una spiegazione che secondo me è espressa molto bene dall'immagine sopra: se utilizzo una forza di tipo progressiva per intenderci (es. immaginate di contare da 1..2..3 fino a 100) diretta su una superficie di contatto molto ampia di sicuro non otterrò fa-jin perchè la mia forza verrà in qualche modo dispersa su un'ampia superficie; esprimendo invece una forza di tipo esplosivo (1...100 subito) concentrata in un punto solo posso ottenere il fa-jin.

Nel tipo di kung-fu che pratico questo si ottiene facendo movimenti sempre meno dispersivi, meno ampi e cercando di muoversi con leggerezza evitando di pesare quando sono a contatto con l'avversario e mentalmente utilizzare l'intenzione (YI).

Ovviamente questo sarà un lavoro di parecchi anni non penso che il fa-jin si ottenga cosi' facilmente eheheh e forse non sono nemmeno riuscito a trasmettervi più di tanto questo concetto, ma spero ne abbiate almeno colto l'essenza anche se solo per un attimo, esattamente come per il fa-jin alle volte si percepisce una sola volta e per un attimo, ma già questo è un buon traguardo.

Monday, February 14, 2011

S.VALENTINO



Non amare è un lungo morire.

(Wu Ti)


ps. vale anche per i Samu più 'duri' eheheheh

Friday, February 11, 2011

ANIME E MANGA - Kaze no sho



Il libro del vento (Kaze no sho)
di Taniguchi Jiro, Furuyama Kan

Settimana scorsa ho acquistato in fumetteria questo mono-volume decisamente sfizioso, si tratta di un libro a fumetti edito da Planet Manga, la storia è decisamente interessante, i disegni forse un po' semplici (per chi è abituato allo stile di 'Vagabond')sono comunque gradevoli, lo consiglio a tutti gli amanti del genere 'cappa e spada' storico.

Vi posto una breve sinossi dell'opera:

"Il Libro del Vento" (in originale "Kaze no sho") racconta la storia di un personaggio realmente esistito, Jubei Yagyu, un samurai al servizio dei Tokugawa, nel 1649 impegnato nel difendere un importante libro contenente informazioni segrete che potrebbero far crollare lo shogunato Tokugawa, in perenne conflitto con le forze fedeli all'imperatore. Il tratto pulito e preciso di Jiro Taniguchi (1947) ben si sposa con le atmosfere del Giappone medievale e con i continui duelli di questa storia. Dal canto suo, i testi di Kan Furuyama (1943) riescono a narrare contemporaneamente la storia di un uomo e quella di un periodo, che fu ricco di sotterfugi e dissidi interni al potere.

Monday, February 07, 2011

EVENTO CAPODANNO CINESE



12 febbraio
15:00-18:00 Piazza Duomo, Milano Sfilata Spettacolo, Danza del drago e leone, Danza dei tamburi, Musica tradizionale cinese.


ps. come sempre il ritardo negli eventi culturali a Milano si festeggerà il Capodanno cinese con una settimana di ritardo...per la serie meglio tardi che mai !

Wednesday, February 02, 2011

JU



La foto qua accanto riguarda tutte le armi differenti utilizzate nel Kobudo di Okinawa, tra queste potete notare addirittura un remo !

Nei koryu antichi era infatti essenziale saper combattere in ogni situazione e terreno, e dimostrare una versatilità tale da poter utilizzare qualunque arma nel momento giusto.

Flessibilità quindi come sopravvivenza, il celebre spadaccino Miyamoto Musashi scrisse :
Quando si è addestrati all'uso di più armi si ha il vantaggio di poter scegliere la più confacente a seconda del momento o delle circostanze

Anche il ryu di kenjutsu che studio io, il Katori Shinto prevede un addestramento di katana, bo, naginata, ryoto, kodachi, yari...quindi si deduce che le parole di Musashi erano profondamente sagge, ma oggi a cosa di serve essere flessibili ?

Credo che attualmente la morbidezza, la cedevolezza (JU) sia una delle doti più rare e più difficili da coltivare, tuttavia come all'epoca serviva per sopravvivere oggi serve per vivere senza farci schiacciare dallo stress e dai malesseri quotidiani, impariamo quindi a coltivarla, prima al Dojo che è sempre un ambiente protetto e poi proviamo a condurla nella vita di tutti i giorni, otterremo enormi benefici anche per la nostra salute.