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Thursday, July 28, 2011

LIBRI - La nobile arte dell'insulto di Liang Shiqiu



Di ritorno dalla breve vacanza immerso nella natura mi sono ritrovato catapultato nella jungla cittadina che mi è sembrata ancora più ostile: un mondo fatto di prevaricazione, scarsa educazione e ansie distribuite gratuitamente contro tutto e tutti, quale miglior medicina per l’anima oltre alla pratica, la lettura ! Cosi’ quasi per caso mi sono ritrovato in mano questo librettino dal titolo decisamente particolare eheheh.

Ma non lasciatevi ingannare non si tratta di un libro scherzoso, anzi lo definirei una piccola perla che racchiude molto del pensiero orientale classico taoista, sottile e raffinato merita una lettura attenta perché ha davvero molto da insegnare.

Vi posto una breve sinossi dell’opera:

Liang Shiqiu scrisse nel 1926 questo piccolo trattato che viene qui presentato per la prima volta in traduzione integrale in una lingua europea. "L'intento di questa breve trattazione, - come scrive l'autore, - è quello di offrire un generale aiuto a tutti coloro che vogliano trarre vantaggio in una disputa,illustrando in modo sintetico come sia possibile sviluppare la tecnica dell'invettiva nei suoi vari aspetti". Un libro che affonda le radici nella conoscenza disingannata della vita e nell'arte di stare al mondo di chi ne ha viste di tutti i colori. Una piccola perla dal tagliente sarcasmo, pressoché ignota al di fuori della Cina.

Thursday, July 07, 2011

VA-CAN-ZE !!!!!



E finalmente il Samu se ne parte alla volta del Mediterraneo caldo e accogliente lasciando le desolate lande del nord ;)...ci si risente fra 2 settimane
auguro a tutti voi una estate piena di sole, mare, monti, albe e tramonti da mozzare il fiato ma soprattutto tanta pace, serenità e amore...

Tuesday, July 05, 2011

PROVERBIO GIAPPONESE



勝ちに不思議の勝ち有り
Kachi ni Fushigi no Kachi Ari (ci sono vittorie misteriose)
負けに不思議の負け無し
Make ni Fushigi no Make Nashi (non esistono misteriose sconfitte)

Il senso di questo bel proverbio giapponese, come forse potrete intuire è che la chiave del vero progredire nella pratica è l’umiltà…alle volte posso ‘vincere’ e in tal caso non ha nemmeno senso chiedersi perché, è piuttosto utile interrogarsi invece come mai qualcosa non è andato come desideriamo.

Attualmente la tendenza a cui possiamo assistere nella nostra società, in ambito lavorativo ad esempio è quella non tanto di voler risolvere un problema ma di trovare il colpevole, in tal modo saremo scaricati da qualsiasi responsabilità.
Questo modo di pensare che oggi viene etichettato come un modo molto furbo e intelligente crea delle persone codarde che si privano dell’occasione per migliorare.

Trasportando questo pensiero in ambito marziale immaginiamo quanto sia deleterio un comportamento simile…se io sono sicuro che il mio sho-men è perfetto non lo potrò certo mai migliorare, se quando sbaglio o vengo sconfitto non indago sul vero perchè è accaduta questa cosa sarò destinato a non risolvere la situazione che permarrà in una condizione stagnante fino a che deciderò con coraggio di analizzare i miei errori.

La cosa bella della vita è che ci da possibilità di migliorarci ma sta a noi cogliere l’occasione con la mente serena altrimenti generalmente riproporrà il problema svariate volte sempre con una maggiore gravità quasi ad obbligarci ad una presa di coscienza.

Cerchiamo di essere più severi con noi stessi che con gli altri, soprattutto se ricopriamo una posizione ‘di comando’ o ‘di responsabilità’.

Monday, July 04, 2011

FILM - おくりびと (Okuribito - DEPARTURES)



Un film di tutt'altro genere rispetto a quello descritto nel precedente post è Departures (in giapponese , Okuribito) ,un film giapponese del 2008 diretto da Yojiro Takita.

Il film vincitore di numerosi premi ha superato le aspettative del regista stesso che temeva (dato che l'argomento è considerato un po' tabù in Giappone) non avesse grande successo.

Si tratta infatti di un film con un tema molto impegnativo: l'estremo viaggio, la morte che tuttavia viene affrontata in modo molto sereno, rispettoso e oserei dire amorevole, le cure del tanatoesteta rasentano la premura della madre nei confronti del figlio chiudendo un ciclo di vita e morte che si alterna come le forze dello yin e dello yang.

Vi posto una breve trama per capire di cosa si tratta:

Il film racconta la storia del giovane violoncellista Daigo Kobayashi (Masahiro Motoki), che si trova improvvisamente disoccupato in seguito allo scioglimento dell'orchestra nella quale suonava da anni. Per motivi economici decide di tornare, con la moglie Mika (Ryoko Hirosue), nel suo paese natale, Sakata. Sfogliando il giornale, Daigo trova un annuncio di tale agenzia NK che cattura la sua attenzione: "assistiamo coloro che partono per dei viaggi"; convinto che si tratti di un'agenzia di viaggi, telefona e fissa il colloquio. Il giorno del colloquio Daigo scopre con grande stupore che l'agenzia non si occupa di viaggi, bensì dell'ultimo viaggio, ovvero svolge le tradizionali cerimonie giapponesi di preparazione dei defunti di fronte al resto della famiglia.

Un film che consiglio a persone mature e che abbiano voglia di seguire per 2 ore circa la gestualità raffinata che rasenta la perfezione di un kata eseguito da un maestro.