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Tuesday, November 13, 2012

LA MANO SINISTRA tra occidente e oriente

...ve lo avevo detto amici, la lettura del libro 'Fondamenti di medicina tradizionale cinese' ha iniziato a sortire i suoi effetti, e come sempre accade studiando le arti definite interne si danno risposte alle esterne e viceversa, in un continuo fluire di domande e risposte, ecco perchè escludere le une o le altre a mio avviso impedisce la progressione nella pratica.

Quando iniziai a studiare spada giapponese mi fu spesse volte ribadito come la mano sinistra fosse di fondamentale importanza per tutte le tecniche, più esattamente la mano sinistra è quella che esprime potenza al colpo (proveniente dal tantien ovviamente non dalla mera forza fisica del braccio), simultaneità di risposta, è quella che nel kendo viene utilizzata spesso nelle tecniche 'hiki' cioè dove il corpo va all'indietro; mentre alla mano destra viene lasciato il compito di dare la direzione al colpo.

Nell'esecuzione di un kata o di taglio se predomina la mano destra l'effetto visibile sarà quello di un taglio che ha 'scucchiaito' e non ha mantenuto correttamente la direzione.

D'accordo, ma perchè? Fino ad oggi per me, e per la stragrande maggiornaza degli occidentali,la mano sinistra era quella che hanno sempre definito 'la mano del diavolo' o comunque una mano debole da usare solo nelle tecniche (come mostra la foto d'epoca) di estremo pericolo.

Secondo la medicina tradizionale cinese invece la parte sinistra del corpo è Yang, e quella destra Yin. Yang è l'attività, l'azione, l'espressione della potenzialità energetica, simboleggiata dal fuoco, mentre Yin è la ricettività, l'aspetto oscuro, profondo e misterioso, tutto questo chiarisce finalmente la motivazione al fatto che la mano sinistra possa canalizzare al meglio la potenza che il tantien trasmette.

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