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Monday, December 30, 2013

CAPODANNO

 
Quanto tempo è passato dalla mia ultima pubblicazione.....accidenti !
Mi riprometto sempre di tornare a scrivere ma poi mi ritrovo sempre più a tenere per me i miei pensieri...si vede che sto invecchiando ehehhehe.

Ad ogni modo due notizie sul nuovo anno che fra qualche giorno arriverà mi fa piacere condividerle con voi.

Il 2014, secondo la tradizione orientale sarà l'anno del cavallo...

Il cavallo è uno degli animali più importanti secondo la tradizione cinese,  in passato prima dell’avvento dell’automobile,  veniva utilizzato per gli spostamenti veloci; ecco perché  oggi è considerato un simbolo di viaggi, competizione e vittoria ma soprattutto rapidità nel raggiungere il successo.

L’  ora del cavallo secondo lo zodiaco cinese è compresa tra le 11.00 e le 13.00, cioè le ore più calde del giorno, a questo segno infatti è abbinato il colore rosso e il fuoco, a sua volta il rosso è legato all’ amore e alle relazioni romantiche.

Il drago e il cavallo sono entrambi simboli di buona fortuna, nobiltà e comando. Ogni dinastia cinese possedeva infatti bellissimi stalloni alti e in grado di correre molto velocemente, si diceva che  fossero in grado di correre 1000 miglia cinesi (all’incirca 500 km) al giorno; oggi è rimasto il detto ‘cavallo da 1000 miglia cinesi’ per indicare una persona che sa condurre molto bene gli affari…
Che dite ce la faremo a risollevarci almeno un poco a livello economico ? Ovviamente questo augurio assieme a quello di buona vita lo faccio a tutti voi :)

Monday, October 07, 2013

CONSUMISMO

 
Qualcuno diceva che in quest'epoca le cose non si aggiustano, si buttano...per certi versi la nascita del periodo di industrializzazione e consumismo si pensava che avrebbe dovuto portare ad un grande miglioramento della vita delle persone...più agi, più comodita, meno fatica...
 
Bhè forse qualcosa ci è sfuggito di mano perchè lentamente e inesorabilmente il modo di pensare e di usare le cose (e quindi le persone, i sentimenti, l'ambiente) ci sta facendo soffrire non poco, tanto che alla fine siamo alla ricerca di qualcosa che ci permetta di ritrovare quese sensazioni.
 
Come dice l'autore del libro sopra citato, il profumo del pane fatto in casa,ad esempio ci evoca quel senso di calore e di amore che magari ci trasmettevano i nonni...è interessante però capire come questo sia decisamente una trappola, allettante per quanto, ma pur sempre una gabbia virtuale...individuare un oggetto, anzi una merce (da pagare quindi) come un sentimento ci pare la strada più facile, ci procura soddisfazione in tempo zero: vado al negozio e lo compro.
 
Vi renderete conto però, come accade anche a me molte volte che qualcosa che tanto avevamo desiderato, una volta acquistato, non ci sembra più cosi' importante o essenziale...e quindi ci rendiamo conto di aver mancato il bersaglio...
 
Non sarebbe meglio, risalire il problema alla radice e quando manca l'affetto, l'amore, il calore umano cercare di sforzarsi per reintrodurlo nel sistema ? Certo tutto questo è faticoso, impegantivo..ma ripagante, è come quando non vogliamo faticare per la pratica, poi ci facciamo coraggio e andiamo a lezione e ne usciamo rigenerati :) forse alle volte un po' di fatica è bene farla eheheheh
 



Wednesday, October 02, 2013

PORSI DEGLI OSTACOLI


Oggi vediamo sempre più persone depresse bisognose di aiuto, una moltitudine, purtroppo, di persone che vivono senza più voglia di fare, nè stimoli esterni, senza più voglia di vedere gli amici, di uscire...

Più volte, scontrandomi con queste realtà ho cercato di capire quale fosse l'inizio di tutto, la scintilla che innesca questo pericoloso meccanismo...

Ho trovato la risposta nella frase di questo famoso psicoterapeuta, effettivamente come l'amore che non riesce a sbocciare si trasforma in odio cosi' la gioia e l'entusiasmo che noi reprimiamo, per qualunque motivo ci porta a deprimerci, è come una sorta di energia che non trovando il giusto canale implode.

Prendo ad esempio la pratica, una cosa che come insegnante vedo molto sovente....spesso si da colpa a fattori esterni, si accampano scuse su scuse: 'è troppo presto, è troppo tardi, non è il giorno giusto, non me la sento, fa troppo caldo, fa troppo freddo, sono troppo stanco o sono troppo carico' ormai dopo qualche anno di esperienza ne ho sentite cosi' tante che mi annoto solo quelle più originali...in realtà poi è cosi' per tutti gli aspetti della vita, finiamo per dare sempre la colpa a fattori esterni e non ci accorgiamo che siamo noi stessi a costruire i problemi e le difficoltà, anche quando non ci sono.

E cosi' facendo purtroppo ci facciamo del male...torniamo a esprimere la gioia, con un abbraccio, una tenerezza, un sorriso,  un bacio...e ci accorgeremo che è qualcosa di estremamente contagioso ;)

Tuesday, October 01, 2013

BUIO

Questa estate ho fatto una esperienza illuminante: ho visitato la 'Napoli sotterranea', un luogo affascinante nel quale seguendo stretti cunicoli si sfocia in ampie grotte naturali che servivano prima come bacino di raccolta delle acque da convogliare alle abitazioni e poi svuotate come rifugio antiaereo durante la seconda guerra mondiale...

Ad un certo punto della visita la guida ci ha invitati ad un esperimento, saremmo rimasti con la schiena aderente alla roccia, immobili, in silenzio e lui avrebbe spento la torcia, saremmo quindi rimasti nel buio più assoluto...

Dopo qualche secondo di disagio in cui ti sembra di sentire solo il battito del tuo cuore...superata la paura della sensazione della morte, inizi ad ascoltare il silenzio....e ti senti avvolto da un buio che è il ventre di Madre Terra, passa del tempo e una delle membrane dell' orecchio smette di vibrare per l'assenza di rumore...passa dell' altro tempo e si ha la netta sensazione di stare fluttuando nell'aria, se non fosse per il contatto della pietra sulla schiena...

Credo di aver capito il senso della meditazione solitaria nella grotta che gli eremiti compivano per tempi veramente lunghi dove avevano la sensazione di distacco dal corpo terreno.

Per comprendere con chiarezza e fare luce, alle volte abbiamo bisogno del buio più assoluto...

Thursday, September 26, 2013

BUON COMPLEANNO BLOG !

BUON COMPLEANNO BLOG !

Nel settembre 2005 nasceva l'idea di questo piccolo salotto da condividere con tutti voi...quante cose sono cambiate da allora, nuove esperienze, cambiamenti più o meno dolorosi...

Ma la passione per l' Oriente quella c'è sempre (^^)Y , mi riprometto di scrivere con maggiore assiduità e non tenere le cose troppo per me ehhehehe

Wednesday, August 28, 2013

ESPERIENZA


Il M° Shinichi Suzuki sosteneva che ‘ la conoscenza non è un abilità. La conoscenza più 10.000 volte è un abilità’. E’ senz’altro vero soprattutto dal punto di vista marziale: non basta conoscere una tecnica bisogna provarla e riprovarla con differenti persone, si può dire di averla appresa quando funziona con tutti quelli con cui la proviamo… tuttavia a questo ragionamento manca ancora qualcosa di vero.

Durante questa estate mi è accaduto un fatto personale profondamente illuminante,  che mi sta facendo rivoluzionare tutto il modo di vedere la pratica, e cioè che la vita stessa è davvero un avversario imprevedibile, per quanto noi possiamo essere pronti  (o quanto meno sentirci tali) ci viene richiesta davvero una grandissima elasticità mentale per poter avere delle risposte pronte al momento giusto, spesso nel giro di pochi secondi.

Prendiamo ad esempio il tema della difesa personale, davanti ad una cosi’ vasta gamma di situazioni possibili nella vita reale,  e praticamente imprevedibili,  alcune persone potrebbero dirvi che è inutile essere preparati per qualcosa che tanto magari non accadrà mai, e cosi’ facendo nascondono  la testa sotto alla sabbia e sperano in cuor loro che la vita non gli metta mai davanti questo piatto amaro.  Ho conosciuto purtroppo anche istruttori che si prendevano la responsabilità di dare questi consigli… bhè la coscienza è la loro…

Io dico che ci dobbiamo allenare, tanto, facendo tesoro di tutte le esperienze che la vita ci offre, cercando dei ‘buchi’ nella nostra pratica per migliorare continuamente e dobbiamo necessariamente praticare l’adattabilità, dobbiamo diventare bravi a cambiare 1000 volte in un secondo (come cita un vecchio detto del  kung fu).

Se la mente è morbida, sarà anche adattabile e la risposta del corpo sarà fulminea… rabbia, paura, stupore sono tutte situazioni che ci cristallizzano… ma anche nella vita di ogni giorno !   

Wednesday, July 31, 2013

FILM - WOLVERINE L'IMMORTALE



 

REGIA - James Mangold.
ATTORI - Hugh Jackman, Haruhiko Yamanouchi, Tao Okamoto, Rila Fukushima, Hiroyuki Sanada, 
Svetlana Khodchenkova, Brian Tee, Will Yun Lee, Ken Yamamura, Famke Janssen

Titolo originale -The Wolverine.
durata - 107 min.-
USA 2013.
20th Century Fox

Ieri sera ho ceduto alla tentazione di andare al cinema a vedere questo film d'azione molto leggero ed estivo che consiglio a tutti gli appassionati di Hugh Jackman (come sempre di grande talento), ai fans degli X-MEN, e perchè no a chi ha voglia di vedersi un film con qualche combattimento e di ambientazione giapponese.

Il film è di per se godibile, la trama si riesce a seguire anche se non si conosce a fondo il personaggio di Wolverine, si vedono alcuni spezzoni di kendo misto ad aikido e leve varie, nonchè un combattimento con la naginata (arma della fanteria o utilizzata in prevalenza dalle donne) e alcune sequenze di ninjitsu...

Che altro volete in questa calda estate ? ehehehheh

Tuesday, July 30, 2013

CHI HA ORECCHIE PER INTENDERE..



Buongiorno cari amici, oggi parliamo di orecchie..vorrei condividere con voi alcune informazioni che ritengo particolarmente utili e interessanti.


Secondo la Medicina Tradizionale Cinese (MTC) le orecchie sono una delle finestre sull' esterno dello Zang-fu (organo) reni: le orecchie risultano essere infatti l'organo di senso i cui disturbi funzionali sono spesso riconducibili ai reni (ad esempio la sordità che compare in tarda età è causata ad un deficit di Ki dei reni).





L'importanza delle orecchie a livello energetico è evidente anche nella pratica del DO-IN o trattamenti di auto-shiatsu dove in caso di calo dell'attenzione o dell'energia si consiglia di prendere il lobo dell' orecchia tra le dita e effettuare una leggera trazione verso il basso prima e verso l'esterno dopo, può fare anche parte del riscaldamento prima della pratica.


Anche l'usanza di tirare le orecchie in occasione del compleanno potrebbe forse essere legata a questo, per lo meno mi piace pensarla cosi' eheeh...
 
Infine una curiosità sempre sulle orecchie: i precettori dei nobili cinesi non erano autorizzati a picchiare i bambini dei loro signori quando questi erano disubbedienti, ma potevano tirar loro le orecchie, poichè in questo modo li punivano, ma non facevano loro del male, anzi rinforzavano, attraverso il vigoroso massaggio delle orecchie, l'energia del reni.

Monday, June 24, 2013

LA PRATICA e il VIL DENARO...


 
Oggi apro una questione spinosa che di questi tempi di crisi è sicuramente molto sentita: perchè pagare la pratica?
Spesse volte all’interno di associazioni o per promuovere corsi e attività per farci conoscere e dare modo alle persone di capire se quella Via è la loro vengono organizzate delle attività totalmente gratuite di pratica. Alcuni Maestri  che hanno a cuore il benessere degli allievi prestano il loro tempo proprio per queste occasioni senza ricevere nulla in cambio dimostrando grande generosità (altri invece non si muovono a meno di un compenso minimo !) , pensate a voi stessi se vi venisse chiesto di impiegare 2 o 3 ore del vostro tempo per  fare una attività senza avere nessun ritorno, sareste disposti a farlo ?  
E' bene precisare che la pratica non può e non deve essere TOTALMENTE gratuita sia per le ovvie ragioni organizzative in termini di costi dello spazio/struttura e sia per un discorso etico.

Il discorso etico è che comunque l’insegnante in quel momento sta lavorando a tutti gli effetti per quanto piacevole sia è un lavoro, (chi ha provato me lo può confermare !) visto che ha l’impegno di esserci  in determinati orari prestabiliti (e anche se magari non in perfetta forma o salute) inoltre deve sostenere a sua volta delle spese per stage, corsi di aggiornamento, approfondimenti e quanto altro per offrire ai suoi allievi una qualità sempre maggiore e per poterli far proseguire nella Via.

Pretendere di praticare sempre gratuitamente è come pensare di andare al supermarket, fare la spesa e rubare la merce, paghiamo per tutto e lo accettiamo, magari usciamo a cena e ci facciamo anche spennare però chissà come mai ci suona strano dover pagare qualcosa per il nostro benessere!
Nei tempi antichi le cose non erano differenti anzi l’allievo lavorava all’interno della struttura o faceva offerte di cibo proprio per sostenere l’arte e per onorare il Maestro che si dedicava all’ insegnamento, oggi che ci piaccia o meno nella società moderna occidentale siamo legati allo strumento 'denaro' e quindi dobbiamo utilizzare quello! Inoltre siamo anche portati a pensare che se una cosa ci viene data sempre gratuitamente questa non abbia alcun valore (e questo vale molto anche per trattamenti Reiki ad esempio..).

Quello che conta è comunque che il prezzo sia equo e che si veda che l’insegnante non si sta approfittando di voi, io invito sempre a diffidare da occasioni di pratica eccessivamente costose, come per ogni cosa valutate con intelligenza.

Quindi ricordatevi che (con le dovute premesse fatte sopra) quando state pagando una lezione, in realtà state solo permettendo che quell’ arte marziale o pratica che vi piace tanto e che vi fa stare bene continui a esistere…

Thursday, June 20, 2013

HAIKU ARTIGIANALE ESTIVO....

 
Strada di fuoco
 
Sandali ritrovati
 
Voglia di mare
 
 
 
Ecco descritte in una manciata di sillabe le mie sensazioni...amo l'estate che rappresenta la fine di un ciclo dell' anno quello in cui i ritmi son frenetici: d'estate tutte le attività rallentano, gli impegni diminuiscono, per seguire finalmente un ritmo naturale...il cibo diventa più leggero e meno elaborato, le ore di luce aumentano e con esse la voglia di stare fuori la sera....
 
Ho ritrovato i miei vecchi sandali, e il piacere di reindossarli senza dover essere schiavo della legge di mercato secondo cui devi usare e buttare..
 
Mi manca il mare, quest'anno per motivi economici non sono riuscito ad andare a trovarlo, ma lo porto sempre con me e fra poco avrò la fortuna di ritrovarlo e di sentire i suoi discorsi lunghi e rinfrescanti
 
...auguro una meravigliosa estate anche a voi ;)




Tuesday, June 18, 2013

IL TETTO SI E' BRUCIATO....

Il tetto si è bruciato:
ora
posso vedere la luna


Masahide

 
 
Sarà che forse si avvicinano le 40 primavere quest'anno, tuttavia per la prima volta in vita mia non mi stupisco delle cose che accadono, nè dei comportamenti umani corrosi dalle 'malattie' dell' animo, dopo l'ennesimo tetto crollato questa volta riesco a vedere bene senza più ostacoli la bellezza della luna, e i suoi bagliori.
 
Chissà se Masahide (水田 正秀, 1657–1723) quando ha composto questo haiku pensava alle stesse cose...un passato cosi' remoto eppure cosi' attuale.
 
Spesso gli accadimenti fastidiosi della vita ci mostrano poi quale è la Via da percorrere e come muoversi applicando una generosa dose di adattabilità, a patto di non prestare troppa attenzione agli accadimenti stessi; fra l'altro ho potuto notare come i comportamenti umani si reiterino e quindi non ho più nemmeno lo stupore che si ha quando si è colti all' improvviso...e la prevedibilità elimina la rabbia...ottimo vantaggio direi !
 
Invecchiare significa dunque saper distinguere un po' di più il vero dal falso ben realizzato ? E' un po' come indossare un paio d'occhiali quando non vedi e tirare un respiro di sollievo leggendo anche le scritte più piccole...
 
Buona estate amici :)


Monday, June 03, 2013

A PIEDI SCALZI...


Scusate la latitanza amici ma ultimamente parlo poco di pratica, diciamo che ci son fin troppe chiacchiere e preferisco concentrarmi su di me e sull'apprendimento, però non voglio lasciare il blog troppo a lungo :) . L' occasione l'ho trovata imbattendomi in questa simpatica immagine e constatando nell' insegnamento come alle volte stare a piedi scalzi sia un problema, forse un imbarazzo per le persone. Effettivamente secondo l'abitudine occidentale stare a piedi scalzi se non si è abituati o in un contesto specifico come potrebbe essere la spiaggia viene visto come qualcosa di imbarazzante (avete presente gli uomini con i calzini nei sandali ???).
Ecco nulla di più sbagliato, oltre ai benefici numerosi elencati nell' immagine aggiungerei che:
 
- migliora l'equilibrio, soprattutto alle donne che portano troppo spesso i tacchi alti;
- ristabilisce un contatto con l'elemento terra;
- ci fa tornare un po' bambini;
- ci aiuta a essere meno egocentrici, riscoprendo l'umiltà di essere a piedi 'scalzi' ;
..e chi più ne ha più ne metta !
 
Ecco quindi un' altro motivo per praticare un arte marziale o una disciplina che ci permetta di stare sul tatami o su un bel pavimento in legno :) 
 
 
 
 

Friday, March 29, 2013

BUONA PASQUA

E con questa splendida serie di uova decorate in stile giapponese vorrei augurare a tutti voi una serena Pasqua e soprattutto una splendida Festa di Primavera e della Rinascita.

Approfittate, di questi giorni per riequilibrare il vostro corpo e la vostra mente, questi periodi di festa sono per me un oasi da cui attingere energia, dedicandomi alle attività che più mi piacciono :).

Un abbraccio...

Thursday, March 28, 2013

REIGI

Quando ci si avvicina alla pratica di un arte marziale orientale, non possiamo pensare di farlo mantenendo competitività, scarsa collaborazione e ego spropositato, come se volessimo solo dimostrare agli altri quanto siamo bravi; tutto questo ci farebbe fare, come minimo, una pessima impressione di fronte agli altri praticanti.

Esistono poche e semplici regole da rispettare, alcune variano leggermente a seconda del tipo di pratica o del dojo (potrebbero esserci regole interne, in tal caso quando si è ospiti è buona norma adeguarsi).

Esiste un termine in giapponese che indica questa mentalità ed è REIGI, reigi è educazione, cortesia, rispetto reciproco e riunisce in sé i concetti di educazione, cortesia, gerarchia, rispetto reciproco, gratitudine verso il maestro e i propri partner di allenamento, non si tratta quindi di un solo codice comportamentale.

E' veramente spiacevole notare come alcuni praticanti anche di vecchia data non sappiano adeguarsi e facciano prevalere il loro ego solo perchè magari non sono controllati a vista dal Sensei.

Di seguito posto alcune semplice regole da osservare sul tatami:

•Conformarsi alle norme della buona educazione, osservare le regole e seguire fedelmente gli insegnamenti dei maestri.
Non criticare mai le tecniche eseguite da altri praticanti, si devono rispettare gli altri e pensare bene di loro.
•Alla fine di ogni tecnica eseguita ringraziarsi a vicenda, dicendo un semplice "grazie".
•Quando il maestro mostra una tecnica o spiega, evitare di parlare, importunare o di sostituirsi a lui.
•All'interno del dojo osservare l'armonia reciproca e impegnarsi nella pratica con gioia, serenità, serietà e spontaneità, sforzandosi di evitare infortuni.
Rispettate i praticanti di alto grado. Non discutete mai (con loro) sull’esecuzione delle tecniche.
Ricordatevi che siete là per praticare, non per imporre agli altri le vostre idee.
•Se conoscete il movimento che state provando mentre chi lavora con voi non lo conosce, potete guidarlo.  Ma non cercate di correggerlo se non avete ricevuto l’ordine del Sensei!
Non si deve opporre la forza per impedire al compagno l’esecuzione della tecnica.

Ho sottolineato le regole a mio avviso più importanti e ahimè quelle che vedo infrangere maggiormente, badiamo di non farlo noi stessi..

Ed ora alcune curiosità:

•Non soffermarsi in piedi dietro ad una persona che sta seduta sul tatami (tale norma di buona educazione deriva dal fatto che in Giappone tale posizione veniva tradizionalmente assunta da coloro che recidevano il collo a chi commetteva "seppuku" (o "harakiri")).

•Sotto il Keikogi solo le donne possono indossare una maglietta bianca.

Friday, March 08, 2013

FESTA DELLA DONNA


L’uomo è il capo della famiglia, ma la donna è il collo e muove il capo dove vuole.

Proverbio cinese  
Dedico a tutte le donne speciali questo antico e saggio proverbio cinese, e invito gli uomini a lasciarsi guidare di più dal loro lato yin...causerebbero meno guai nei mondo.

Tuesday, March 05, 2013

GIOCHI PS3 - MINI NINJAS


...e iniziamo questo mese di marzo con un po' di leggerezza (^^) , ho trovato in super offerta questo videogames veramente carino per PS3, si tratta di 'mini ninjas'.

Vi posto la trama:
Il capo dei Ninja invia i suoi uomini migliori sulla collina del Malvagio Signore del Male per fermarne la furia. Fino a che non toccherà al giovane Hiro, esperto nella magia Kuji, e al suo migliore amico Futo andare ad indagare sulla misteriosa scomparsa dei loro compagni ninja.
..e le caratteristiche:
Il gioco è ambientato durante il Giappone feudale, con edifici e luoghi basati su alcune delle zone più famose e sceniche del Giappone; sono presenti templi, case, campi di riso, montagne innevate, foreste lussureggianti, canneti, canyon e fiumi. Il titolo possiede una prospettiva in terza persona e le meccaniche di un videogioco d'azione e d'avventura.
Il giocatore può scegliere tra 6 Ninja caratterizzati da abilità e poteri unici. Il giocatore può scegliere quale usare il qualunque momento della partita, una volta reso disponibile nella storia. Oltre a l'uso di armi convenzionali come la katana od il martello da guerra e le abilità ninja, il personaggio dispone di poteri magici ed incantesimi come il lancio di una palla di fuoco, l'occultamento, il camuffamento in un animale e la manipolazione del tempo.
Nel complesso è un gioco semplice e estremamente gradevole, soprattutto per gli amanti del Giappone e del ninjitsu ehehehhe...



Tuesday, February 19, 2013

L'EQUILIBRIO TRA IL DARE E RICEVERE


...anche oggi parliamo di equilibrio...ma in modo differente dall' articolo sul plesso solare, tuttavia abbastanza complementare.
Un proverbio cinese cita:
Dimenticati dei favori fatti, ricordati di quelli ricevuti.
Attualmente funziona al contrario, nel senso che nella mentalità comune se non ci guadagno nulla non mi espongo nemmeno, credo si sia perso il piacere di fare le cose, le gentilezze solo per il gusto di farle, per vedere un sorriso misto a stupore che fa capolino sulle labbra di chi riceve. Ci aspettiamo che ad un favore fatto ci torni un immediato guadagno, se non è cosi' arriva la delusione e la frustrazione.
La cosa buffa è che questa mentalità, distorta come uno specchio deformante, si è cosi' insinuata nell' uomo moderno che ci sentiamo tutti buonissimi e sono gli altri che non ci meritano, alimentando la catena ego-aspettativa-frustrazione.

Credo che la gentilezza sia una grande arma perchè è in grado di smuovere il cambiamento dentro di noi, e soprattuto dentro agli altri, in prima persona se ho piacere a dare senza secondi fini, avrò dato con il cuore sincero e molto spesso mi sarò reso conto che non mi è costata poi questa fatica cosi' massacrante e nel contempo chi riceve il 'dono' inizierà a sentire dentro di se la voglia di fare a sua volta qualcosa per qualcun'altro.

Se fermiamo questa catena perchè abbiamo paura di fare un piacere succederà che diventeremo pian piano tutti aridi come una pianta che non vuole fare i frutti per paura che gli uccelli ne mangino...

Come in ogni tipo di allenamento iniziate dalle piccole cose, vi sentirete bene.


Monday, February 18, 2013

PLESSO SOLARE - SUIGETSU


Molto spesso sentiamo parlare di 'plesso solare' o suigetsu in giapponese, tale punto del corpo riveste cosi' tanta importanza che ad esempio nella scuola tradizionale di kenjutsu del Katori Shinto Ryu vi sono ben 2 kata che fanno riferimento a questo punto.

Plesso significa “insieme di cose” e solare deriva da sole e sta proprio ad indicare il “calore”. Il centro dell’universo di ogni uomo.

Nella zona del plesso solare si trovano tantissimi ricettori nervosi che avvertono anche il nostro più piccolo cambiamento d’umore, è facile capire che
controllare questo preciso punto del nostro avversario è un enorme vantaggio. Infatti se ci limitiamo a controllare un braccio, una gamba, il nostro, oltre ad essere un controllo limitato, sarà qualcosa che ci mette in una condizione di estremo pericolo dato che perderemo di vista il resto del corpo dell' avversario che potrà a attaccarci liberamente mentre noi ci perdiamo su un particolare.

Ma non è tutto, quando cerchiamo di stabilire 'un buon ponte', per utilizzare un'espressione del kung fu wing chun, che indica proprio l'assumere una posizione di estremo vantaggio e controllo nei confronti dell' avversario dobbiamo creare una condizione di 'squilibrio' nella sua postura.

Se è vero che il centro dell' equilibrio è il baricentro o centro di gravità del corpo posto circa sette centimetri sotto l’ombelico (il dan dian o hara) è vero anche che il plesso solare è un punto maggiormente indentificabile a livello di campo visivo, ed è quindi un ottimo punto per iniziare a imparare a 'prendere il ponte'. 







Thursday, February 14, 2013

AMARE


Bhè direi che oggi ci casca a pennello ehheheh...

Essere amati profondamente da qualcuno ci rende forti; amare profondamente ci rende coraggiosi.
Lao-tzu

Sono cosi' fortunato da poter confermare entrambe le cose, auguro questa bella follia anche a voi...

Wednesday, February 13, 2013

CONFUCIO


Mi è capitato di imbattermi una frase di Confucio che ben si addice a questa stagione e che vorrei condividere con voi...

Criticato da molti, Confucio, a mio avviso resta un uomo decisamente saggio,un grande osservatore e conoscitore dell'animo umano, le cui parole sono profonde e incisive e molto spesso ricalcano situazioni in cui mi ritrovo.

È nel momento più freddo dell'anno che il pino e il cipresso, ultimi a perdere le foglie, rivelano la loro tenacia. (Confucio)
Bellissima non trovate ? Su questa frase si potrebbero fare 1000 supposizioni, io non credo che il grande Maestro si riferisse solo agli alberi..in realtà la tenacia di cui parla mi pare decisamente riferita ad alcune caratteristiche d'uomini..ormai sempre più rari: coloro che credono in quel che fanno e che perseverano nonostante i venti freddi, nonostante le apparenti sconfitte, nonostante le foglie cadute la radice resta, ecco il potere di credere veramente in qualcosa.

Siamo in un epoca precaria...il lavoro è precario, i sentimenti, i rapporti umani (stiamo insieme finchè và..., ti sono amico finchè mi servi...) la pratica marziale che viene vissuta come un corso qualunque da fare giusto se non ho altro di meglio... Ma siamo certi che questo modo di vivere sia cosi' bello e soddisfacente?
Siamo sicuri che agendo cosi' con poco impegno e costanza siamo davvero furbi e astuti ?

In realtà chi risparmia energia si stanca presto...e tutto questo genera solo insoddisfazione, ad ognuno di noi la scelta su come vivere...

Tuesday, February 12, 2013

ZONGZI

Tempo fa ebbi la fortuna di assaggiare nel quartiere cinese della mia città queste delizie: gli zongzi o più semplicemente zong, si tratta di un cibo tradizionale della cucina cinese la cui pasta composta di riso glutinoso viene riempita con ripieni di diverso genere e poi avvolta in foglie di bambù o di giunchi. Il piatto risultante viene cotto al vapore oppure bollito.

Li ho assaggiati in una versione dolce con all'interno una specie di prugna cotta dolce e in versione salata con carne di maiale (buonissima e saporita !!!!).

Lo stesso piatto si trova anche nella cucina giapponese e si chiamano 'chimaki'.

Li avete mai provati ?

Wednesday, January 16, 2013

L'ESSENZIALE

Per tutti coloro che studiano un arte marziale tradizionale dove si praticano i kata (forme) la difficoltà maggiore è senz'altro l'essenzialità, la pulizia del gesto: molto spesso ci troviamo a fare movimenti inutili, aggiungendo cose che vanno oltre l'utilità del gesto stesso.

In realtà quando le forme erano state codificate, quel preciso gesto aveva un senso molto pratico: uccidere o disarmare il nemico, nel minor tempo e con la minor fatica possibile, si perchè la vita, la guerra, i combattimenti erano estremamente pesanti quindi se durante la pratica ci sentiamo scomodi o comunque poco naturali significa che qualcosa non funziona come dovrebbe.

Se pensiamo ad attività manuali contadine, ad esempio nella ripetizione del gesto, troveremo una essenzialità che molto spesso abbiamo smarrito, cerchiamo di studiare cosa nasconde la forma per ricercarne e capirne l'utilizzo e pensiamo di fare il gesto con quel preciso fine.

Molto spesso la nostra difficoltà deriva dal fatto che ormai si svolgono veramente poche attività manuali e a causa di questo perdiamo il contatto con la realtà, con il nostro corpo che diventa difficile da coordinare e gestire, ecco perchè anche oggi è importante praticare un arte che ci aiuti a risvegliare il corpo e a calmare la mente.

Tuesday, January 15, 2013

POESIA CINESE

"Non dire che solo l'acqua calma riflette la luna.
Anche l'acqua fangosa specchia il cielo.
Guarda, dopo che il vento si è acquietato e le onde sono calme,
una magnifica luna, splendida come prima!"

Lin Chi Chung (1119).


Se ci aspettiamo sempre il meglio, alla fine non faremo mai nulla, se combattiamo cercando il colpo migliore, riceveremo un sacco di colpi dall' avversario, se attendiamo di essere in perfetta forma non praticheremo mai...

Monday, January 07, 2013

HEIHO-DO



"Alla Via della Strategia (Heiho do) appartengono la libertà e la spontaneità. Se attingete l'abilità spontanea, comprendete il momento e conoscete il ritmo di una situazione, sarete in grado di colpire e abbattere l'avversario con naturalezza. In ogni situazione, sarete sempre voi stessi."

Miyamoto Musashi, Gorin no sho




Ancora si parla di naturalezza nel combattimento, questa volta a parlare è il grande spadaccino Musashi, quello che personalmente mi colpisce di questa frase e che mi fa riflettere è che Musashi lega il fatto di essere naturali quando si esegue una tecnica (quindi non contratti, con il tantien libero di muoversi in ogni direzione...) con la condizione di essere sempre se stessi.

Come possiamo essere noi stessi nella pratica (nella vita di ogni giorno) se ci trinceriamo dietro 1000 bugie e scuse ?

Oggi la scusa che va maggiormente di moda è 'non ho i soldi, sai c'è la crisi',(che è diventato un alibi migliore della malattia) la verità però non tarda poi ad apparire. Credo sia meglio evitare di perdere la faccia e magari dire che francamente una cosa non ci piace o non ci interessa, sicuramente otterremo maggior stima e saremo noi stessi senza dover mentire.

Thursday, January 03, 2013

2013 - L' anno del Serpente

Buon 2013 a tutti gli amici del blog (^^)Y come avrete forse saputo da febbraio inizierà l'anno del Serpente, cosi' ho pensato bene di fare qualche ricerca in merito, vi lascio un interessante articolo tratto dal portale www.tuttocina.it che vi posto di seguito.

Per quel che riguarda la cultura giapponese so che il serpente si chiama HEBI e che non ha un significato negativo come nella nostra cultura, in particolare SHIRO HEBI, il serpente bianco nelle fiabe è associato alla fortuna...bhè speriamo in un anno fortunato e sereno allora :)

Anche se il drago è, secondo la leggenda, il padre dei Cinesi, rimane pur sempre un animale chimerico. Mentre il serpente, lui, è un animale decisamente reale. Comunque, sempre secondo le leggende, sembra esistere una grande affinità tra il drago e il serpente.

Fu Xi e sua moglie Nü Wa, rappresentati con testa umana e corpo di serpente, sono all’origine della specie umana. Secondo gli archivi storici, Xuanyuan (l’imperatore Giallo) era il capo della prima tribù stabilitasi nel nord della Cina. Pensando che si trattasse del simbolo primitivo della creazione della nazione cinese, Xuanyuan considerò il serpente come il suo totem. Più tardi l’imperatore Giallo si alleò ad altre tribù e modificò il suo emblema aggiungendovi alcuni tratti di quelli dei suoi alleati. Si parlò dei "nove parenti" del drago: « La sua testa assomiglia a quella del cammello, il suo collo a quello del serpente, le sue corna a quelle del cervo, i suoi occhi a quelli del coniglio…» Dopo secoli di evoluzione, questo animale fantastico divenne un simbolo in campo politico, culturale, artistico, religioso e folkloristico. E la forma originale del serpente era pressochè scomparsa.

Poiché gli antichi dicevano che la donna che sognava un serpente avrebbe partorito un figlio, questo animale divenne quindi segno di buon augurio, benchè le persone nate nell’anno del Serpente preferiscano dire che appartengono all’anno del piccolo Drago (una dicitura che è più vantaggiosa).

« Il serpente bianco », una leggenda dell’epoca Ming, fu adattata come testo teatrale per l’Opera di Beijing. Il Serpente bianco e il Serpente nero erano due essere virtuosi e innamorati. Metamorfizzandosi in due belezze visitarono il mondo reale. Dopo aver incontrato Xu Xian (il giovane letterato), il Serpente bianco si innamorò di lui. Dalla loro unione nacque un figlio. Apprendendo la notizia, Fa Hai, maestro della contemplazione, considerò che si trattasse di un oltraggio alle abitudini degli dei. Con il pretesto che il loro matrimonio non era stato celebrato con il consenso dei genitori e che non v’era stato alcun intermediario, Fan Hai inviò i suoi generali e i suoi soldati per circondare la coppia e distruggerla.

Metamorfizzandosi in due bellezze, il Serpente bianco e il Serpente nero visitano il mondo reale e incontrano Xu Xian. Proteggendo suo figlio, il Serpente bianco cadde nella trappola di Fan Hai, il quale fece costruire attorno al Serpente bianco una pagoda. Anni dopo, il serpente nero, che era fuggito dal fondo delle montagne, compiuto il suo addestramento discese dalla montagna per salvare il Serpente bianco. Demolì la pagoda e cacciò Fa Hai. Da allora, Xu Xian, sua moglie e il loro bambino furono di nuovo insieme. In questa bella storia d’amore, l’autore ha dotato il serpente di una natura umana. Tuttavia, agli occhi dei Cinesi, il serpente è un animale terribile e vizioso. Alcuni detti cinesi dicono che «chi è stato morso una volta da un serpente si spaventa alla vista di una corda appesa i seguenti dieci anni» o «scambiare per un serpente il riflesso nella coppa dell’arco appeso al muro (la storia raccontava che un uomo che stava bevendo del vino in casa di un amico, intravvide un serpente nella sua coppa. Colto dal terrore, cadde malato. Qualche tempo dopo, egli seppe che il presunto serpente altro non era che il riflesso di un arco appeso al muro e quindi guarì da questa ossessione)» e «spaventare il serpente smuovendo l’erba», ecc.

Nella mitologia cinese esistono cinque animali velenosi: lo scorpione, il serpente, il millepiedi, il geco e il rospo che sono considerati come animali nemici dell’essere umano. Un’antica pittura chiamata "il maestro taoista Zhang e i cinque animali velenosi" mostra il maestro Zhang vestito con un abito rosso, una spada nella mano destra, in cima alla quale si trova uno scorpione, la sua mano sinistra che afferra un serpente. Zhang cavalca una tigre. La tigre ha in bocca un millepiedi, un rospo sotto una zampa anteriore e un geco sotto una zampa posteriore. La leggenda dice che Zhang ha vinto questi cinque animali.

Secondo il calendario lunare il quinto giorno della quinta luna segna l’inizio dell’estate. Per trascorrere tranquillamente questa stagione, ogni famiglia deve incollare al muro un dipinto simile a quello descritto sopra, allo scopo di scacciare questi esseri velenosi. Nella provincia del Shaanxi, i bambini portano un gilet in tessuto rosso ricamato con dei motivi rappresentanti i cinque animali velonosi. Oggigiorno, nessuno crede più a una tale superstizione ma il gilet con questi motivi esiste sempre, anche se è divenuto un indumento artistico.

Per ciò che concerne il valore del serpente, bisogna sapere che il suo veleno è più caro che l’oro, che la sua pelle è utilizzata per fabbricare borse e calzature, che la sua bile è impiegata nella preparazione di bechichi mentre la sua carne è utilizzata nella preparazione di alcune specialità del Guangdong.

Astrologicamente parlando, il serpente è il compagno del Drago; lo Yin rispetto allo Yang del Drago. Tuttavia, pur condividendo alcune delle caratteristiche esotiche del Drago, il Serpente è più contenuto e raffinato; insinuante più che estroverso. Nei gusti e nello stile, il Serpente ammira la finezza e preferisce l’eleganza delle linee ai colori sgargianti.