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Wednesday, January 16, 2013

L'ESSENZIALE

Per tutti coloro che studiano un arte marziale tradizionale dove si praticano i kata (forme) la difficoltà maggiore è senz'altro l'essenzialità, la pulizia del gesto: molto spesso ci troviamo a fare movimenti inutili, aggiungendo cose che vanno oltre l'utilità del gesto stesso.

In realtà quando le forme erano state codificate, quel preciso gesto aveva un senso molto pratico: uccidere o disarmare il nemico, nel minor tempo e con la minor fatica possibile, si perchè la vita, la guerra, i combattimenti erano estremamente pesanti quindi se durante la pratica ci sentiamo scomodi o comunque poco naturali significa che qualcosa non funziona come dovrebbe.

Se pensiamo ad attività manuali contadine, ad esempio nella ripetizione del gesto, troveremo una essenzialità che molto spesso abbiamo smarrito, cerchiamo di studiare cosa nasconde la forma per ricercarne e capirne l'utilizzo e pensiamo di fare il gesto con quel preciso fine.

Molto spesso la nostra difficoltà deriva dal fatto che ormai si svolgono veramente poche attività manuali e a causa di questo perdiamo il contatto con la realtà, con il nostro corpo che diventa difficile da coordinare e gestire, ecco perchè anche oggi è importante praticare un arte che ci aiuti a risvegliare il corpo e a calmare la mente.

Tuesday, January 15, 2013

POESIA CINESE

"Non dire che solo l'acqua calma riflette la luna.
Anche l'acqua fangosa specchia il cielo.
Guarda, dopo che il vento si è acquietato e le onde sono calme,
una magnifica luna, splendida come prima!"

Lin Chi Chung (1119).


Se ci aspettiamo sempre il meglio, alla fine non faremo mai nulla, se combattiamo cercando il colpo migliore, riceveremo un sacco di colpi dall' avversario, se attendiamo di essere in perfetta forma non praticheremo mai...

Monday, January 07, 2013

HEIHO-DO



"Alla Via della Strategia (Heiho do) appartengono la libertà e la spontaneità. Se attingete l'abilità spontanea, comprendete il momento e conoscete il ritmo di una situazione, sarete in grado di colpire e abbattere l'avversario con naturalezza. In ogni situazione, sarete sempre voi stessi."

Miyamoto Musashi, Gorin no sho




Ancora si parla di naturalezza nel combattimento, questa volta a parlare è il grande spadaccino Musashi, quello che personalmente mi colpisce di questa frase e che mi fa riflettere è che Musashi lega il fatto di essere naturali quando si esegue una tecnica (quindi non contratti, con il tantien libero di muoversi in ogni direzione...) con la condizione di essere sempre se stessi.

Come possiamo essere noi stessi nella pratica (nella vita di ogni giorno) se ci trinceriamo dietro 1000 bugie e scuse ?

Oggi la scusa che va maggiormente di moda è 'non ho i soldi, sai c'è la crisi',(che è diventato un alibi migliore della malattia) la verità però non tarda poi ad apparire. Credo sia meglio evitare di perdere la faccia e magari dire che francamente una cosa non ci piace o non ci interessa, sicuramente otterremo maggior stima e saremo noi stessi senza dover mentire.

Thursday, January 03, 2013

2013 - L' anno del Serpente

Buon 2013 a tutti gli amici del blog (^^)Y come avrete forse saputo da febbraio inizierà l'anno del Serpente, cosi' ho pensato bene di fare qualche ricerca in merito, vi lascio un interessante articolo tratto dal portale www.tuttocina.it che vi posto di seguito.

Per quel che riguarda la cultura giapponese so che il serpente si chiama HEBI e che non ha un significato negativo come nella nostra cultura, in particolare SHIRO HEBI, il serpente bianco nelle fiabe è associato alla fortuna...bhè speriamo in un anno fortunato e sereno allora :)

Anche se il drago è, secondo la leggenda, il padre dei Cinesi, rimane pur sempre un animale chimerico. Mentre il serpente, lui, è un animale decisamente reale. Comunque, sempre secondo le leggende, sembra esistere una grande affinità tra il drago e il serpente.

Fu Xi e sua moglie Nü Wa, rappresentati con testa umana e corpo di serpente, sono all’origine della specie umana. Secondo gli archivi storici, Xuanyuan (l’imperatore Giallo) era il capo della prima tribù stabilitasi nel nord della Cina. Pensando che si trattasse del simbolo primitivo della creazione della nazione cinese, Xuanyuan considerò il serpente come il suo totem. Più tardi l’imperatore Giallo si alleò ad altre tribù e modificò il suo emblema aggiungendovi alcuni tratti di quelli dei suoi alleati. Si parlò dei "nove parenti" del drago: « La sua testa assomiglia a quella del cammello, il suo collo a quello del serpente, le sue corna a quelle del cervo, i suoi occhi a quelli del coniglio…» Dopo secoli di evoluzione, questo animale fantastico divenne un simbolo in campo politico, culturale, artistico, religioso e folkloristico. E la forma originale del serpente era pressochè scomparsa.

Poiché gli antichi dicevano che la donna che sognava un serpente avrebbe partorito un figlio, questo animale divenne quindi segno di buon augurio, benchè le persone nate nell’anno del Serpente preferiscano dire che appartengono all’anno del piccolo Drago (una dicitura che è più vantaggiosa).

« Il serpente bianco », una leggenda dell’epoca Ming, fu adattata come testo teatrale per l’Opera di Beijing. Il Serpente bianco e il Serpente nero erano due essere virtuosi e innamorati. Metamorfizzandosi in due belezze visitarono il mondo reale. Dopo aver incontrato Xu Xian (il giovane letterato), il Serpente bianco si innamorò di lui. Dalla loro unione nacque un figlio. Apprendendo la notizia, Fa Hai, maestro della contemplazione, considerò che si trattasse di un oltraggio alle abitudini degli dei. Con il pretesto che il loro matrimonio non era stato celebrato con il consenso dei genitori e che non v’era stato alcun intermediario, Fan Hai inviò i suoi generali e i suoi soldati per circondare la coppia e distruggerla.

Metamorfizzandosi in due bellezze, il Serpente bianco e il Serpente nero visitano il mondo reale e incontrano Xu Xian. Proteggendo suo figlio, il Serpente bianco cadde nella trappola di Fan Hai, il quale fece costruire attorno al Serpente bianco una pagoda. Anni dopo, il serpente nero, che era fuggito dal fondo delle montagne, compiuto il suo addestramento discese dalla montagna per salvare il Serpente bianco. Demolì la pagoda e cacciò Fa Hai. Da allora, Xu Xian, sua moglie e il loro bambino furono di nuovo insieme. In questa bella storia d’amore, l’autore ha dotato il serpente di una natura umana. Tuttavia, agli occhi dei Cinesi, il serpente è un animale terribile e vizioso. Alcuni detti cinesi dicono che «chi è stato morso una volta da un serpente si spaventa alla vista di una corda appesa i seguenti dieci anni» o «scambiare per un serpente il riflesso nella coppa dell’arco appeso al muro (la storia raccontava che un uomo che stava bevendo del vino in casa di un amico, intravvide un serpente nella sua coppa. Colto dal terrore, cadde malato. Qualche tempo dopo, egli seppe che il presunto serpente altro non era che il riflesso di un arco appeso al muro e quindi guarì da questa ossessione)» e «spaventare il serpente smuovendo l’erba», ecc.

Nella mitologia cinese esistono cinque animali velenosi: lo scorpione, il serpente, il millepiedi, il geco e il rospo che sono considerati come animali nemici dell’essere umano. Un’antica pittura chiamata "il maestro taoista Zhang e i cinque animali velenosi" mostra il maestro Zhang vestito con un abito rosso, una spada nella mano destra, in cima alla quale si trova uno scorpione, la sua mano sinistra che afferra un serpente. Zhang cavalca una tigre. La tigre ha in bocca un millepiedi, un rospo sotto una zampa anteriore e un geco sotto una zampa posteriore. La leggenda dice che Zhang ha vinto questi cinque animali.

Secondo il calendario lunare il quinto giorno della quinta luna segna l’inizio dell’estate. Per trascorrere tranquillamente questa stagione, ogni famiglia deve incollare al muro un dipinto simile a quello descritto sopra, allo scopo di scacciare questi esseri velenosi. Nella provincia del Shaanxi, i bambini portano un gilet in tessuto rosso ricamato con dei motivi rappresentanti i cinque animali velonosi. Oggigiorno, nessuno crede più a una tale superstizione ma il gilet con questi motivi esiste sempre, anche se è divenuto un indumento artistico.

Per ciò che concerne il valore del serpente, bisogna sapere che il suo veleno è più caro che l’oro, che la sua pelle è utilizzata per fabbricare borse e calzature, che la sua bile è impiegata nella preparazione di bechichi mentre la sua carne è utilizzata nella preparazione di alcune specialità del Guangdong.

Astrologicamente parlando, il serpente è il compagno del Drago; lo Yin rispetto allo Yang del Drago. Tuttavia, pur condividendo alcune delle caratteristiche esotiche del Drago, il Serpente è più contenuto e raffinato; insinuante più che estroverso. Nei gusti e nello stile, il Serpente ammira la finezza e preferisce l’eleganza delle linee ai colori sgargianti.